NUE 112 – SORES 118: tempi di risposta quadruplicati

Si rimane sbalorditi dinnanzi ai numeri forniti dai direttori EGAS, NUE 112, SORES 118 durante l’audizione del 26 settembre in 3° Commissione consiliare nel tentativo di difendere l’attività del sistema di emergenza introdotto nella nostra regione. Sbalorditi in quanto non si capisce a cosa serva dare astrattamente numeri dinnanzi ad una realtà che concretamente dimostra ogni giorno l’inadeguatezza, l’inefficienza, l’inefficacia del combinato disposto NUE 112 – SORES 118 di Palmanova.
 
Al fine di evitare qualsiasi confusione le considerazioni che seguono traggono spunto esclusivamente dal resoconto dell’audizione pubblicato nel sito ufficiale della Regione.
 
Innanzitutto vanno rilevate alcune contraddizioni.
 
Alla richiesta del consigliere USSAI di avere la comparazione dei dati e delle tempistiche prima e dopo l’attivazione della centrale unica il Direttore sanitario di EGAS, dr. Chittaro, dichiara che è “un paragone di difficile attuazione poiché sono profondamente diversi gli strumenti con i quali sono stati registrati”.
 
Ma poco prima il direttore del Nue 112 dr. Galasso aveva magnificato “l’effetto filtro del 112 che riesce a diminuire del 25% il carico di lavoro del 118 e del 50% di Vigili del fuoco e Forze dell’Ordine”.
 
Evidentemente deve aver fatto una comparazione tra prima e dopo per avere questi dati, ma il dr. Chittaro sembra negare questa possibilità.
 
Eppure l’ 11 agosto scorso sul sito ufficiale della Regione l’assessore Telesca dichiarava in merito alla Centrale unica che “si riducono i tempi di intervento”. E a tal proposito veniva specificato che: “Questo, in sintesi, quanto emerge dall’analisi dei primi dati comparativi a disposizione della Direzione Centrale Salute della Regione, che ha messo a confronto chiamate ed interventi effettuati tra il 4 aprile (giorno di avvio a Palmanova dell’attività della Sala operativa regionale emergenza sanitaria – Sores, ovvero la centrale unica del 118) e il 30 giugno 2017, e lo stesso periodo dello scorso anno, quando ancora tutto era gestito da quattro centrali provinciali.”
 
Quindi in agosto, secondo l’Assessore Telesca, la comparazione era possibile, anzi cosa fatta. In settembre secondo il direttore sanitario dell’EGAS la comparazione è di “difficile attuazione”.
 
Qui qualcuno non la conta giusta, ma essendo quel qualcuno a capo di attività essenziali per la vita e la salute dei cittadini, credo che questi abbiano il diritto di sapere chi non la conta giusta e di conoscere le conseguenze per chi non la conta giusta. O verrà tutto coperto e dimenticato?
 
Sul piano tecnico quello che più importa nella specifica attività di Centrale operativa è un solo parametro: il tempo che intercorre dalla chiamata di soccorso (il primo squillo della telefonata che arriva in Centrale) all’allertamento del mezzo di soccorso.
 
Il vecchio sistema informativo 118 ha questi dati, è ragionevole pensare che anche il nuovo li abbia, basterebbe raffrontarli.
 
Già dalle dichiarazioni dei direttori NUE 112 e SORES 118 i numeri relativi alla tempistica sembrano imbarazzanti.
 
Infatti se si sommano i tempi medi di 3 secondi per l’attesa, di 47 secondi per la gestione, di 90 secondi per l’inoltro della chiamata NUE 112, dichiarati dal Dr. Galasso, ai tempi medi di 134 secondi per l’intervista telefonica del SORES 118, dichiarati dal Dr. Antonaglia, il risultato complessivo è di 274 secondi, ovvero 4 minuti e mezzo. E a questo tempo va ancora sommato il tempo di allertamento del mezzo di soccorso: 20 secondi, 30?
 
Comunque nel complesso un’enormità, se solo si tiene conto che in precedenza una chiamata di soccorso al 118 veniva gestita in 30-60 secondi e adesso ci vuole almeno il quadruplo.
 
Sottolineo che in epoca precedente alla Centrale unica a Trieste in centro città per i codici rossi e gialli l’autoambulanza arrivava in 3-4 minuti dopo la chiamata, adesso in tali tempi neppure riesce a partire.
 
Fino ad ora si pensava che se a ogni chiamata di soccorso devono rispondere in sequenza due diversi operatori al posto di uno, facendo suppergiù le stesse domande, i tempi perlomeno raddoppiano; ora dai dati forniti in audizione dagli stessi responsabili del sistema risulta che il combinato disposto NUE 112 -SORES 118 allunga i tempi di risposta di almeno il quadruplo rispetto a prima.
 
Walter Zalukar
Presidente Associazione Costituzione 32
 

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  1. Invito a leggere
    “Ecco perché investire in sanità pubblica significa guadagnare salute per tutti”, del dirigente medico Ares 118 Francesca Perri, in Quotidiano Sanità (http://www.quotidianosanita.it/lazio/articolo.php?articolo_id=54899), pubblicato il 18 ottobre 2017. Ed invito a leggere pure il mio: “Sanità: sul linguaggio della politica che parla a se stessa e ed il problema dei tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie, esistendo una norma statale” in: http://www.nonsolocarnia.info.

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