Cattinara: complesso operatorio in crisi

 
La situazione delle sale operatorie di Cattinara è talmente critica che ha indotto i sanitari che vi lavorano a entrare in stato di agitazione: per scongiurare più pesanti proteste, che potrebbero culminare in uno o più scioperi, si è tenuto il 13 settembre scorso un incontro presso la Prefettura di Trieste per un tentativo di conciliazione.
 
L’eventuale sciopero e conseguente blocco degli interventi chirurgici è una prospettiva assai temibile visti i già lunghi tempi di attesa, che andrebbero a dilatarsi ancora di più.
 
Le condizioni di criticità del complesso operatorio di Cattinara non sono una novità e rappresentano uno dei motivi principali della lunghezza dei tempi di attesa, anche per la chirurgia maggiore. Risale infatti a pochi mesi fa un’interrogazione parlamentare che richiamava l’attenzione proprio sui tempi di attesa per la chirurgia oncologica, che superavano abbondantemente i termini fissati dalla specifica normativa, mettendo a rischio la prognosi dei malati.
 
I vertici della sanità regionale e locale sembrano aver ignorato l’allarme e le croniche disfunzioni sembrano essersi ulteriormente accentuate. Disfunzioni determinate essenzialmente dalla relativa carenza dell’organico dedicato alle sale operatorie, ma anche dalla discutibile organizzazione di queste.
 
Si manifesta così un altro preoccupante segnale del degrado a cui si sta avviando la sanità triestina a oltre un anno dall’unificazione delle aziende ospedaliera e territoriale. La riforma avrebbe dovuto garantire maggiore attenzione e sicurezza per i malati, invece sempre più sembra produrre inefficacia e inefficienza.
 
Walter Zalukar
Presidente Associazione costituzione 32
 

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