Cronache dall’elisoccorso del Friuli Venezia Giulia

Il 19 maggio un pullman della Flixbus con 40 persone a bordo si è rovesciato al lato della strada mentre percorreva l’A4 tra San Giorgio di Nogaro e Latisana.
 
Erano le 3.30 della notte. Immediata la richiesta di soccorso alla Centrale di Palmanova. Vengono subito inviate diverse autoambulanze e l’automedica che soccorrono i feriti, che sono più di venti.
 
Dopo circa un’ora, alle 4.30, la Centrale allerta il medico dell’eliambulanza affinchè raggiunga il luogo dell’incidente non già in elicottero ma via terra, e così il medico lascia l’elisuperficie di Campoformido a bordo di un automezzo.
 
Alle 5.15, con le prime luci dell’alba, l’eliambulanza decolla da Campoformido con un secondo medico a bordo e atterra sul posto pochi minuti dopo. Sono passate due ore dall’incidente.
 
Quest’ultimo medico si occupa dei feriti più lievi rimasti ancora sul posto che vengono fatti salire su un altro autobus della Flixbus e con questo trasportati all’ospedale di Palmanova, sotto sorveglianza del medico rianimatore dell’elisoccorso.
 
Walter Zalukar
Presidente
Associazione Costituzione 32
 

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One response

  1. Questo è solo un esempio di quello che nella realtà è l’elisoccorso in Italia. Sarebbe opportuno approfondire l’argomento verificando per tutte le ‘missioni’ l’indicazione e la reale efficacia, sia nel proprio contesto, sia in rapporto alle alternative. L’ulteriore problema è che, oltre ad avere un costo altissimo rispetto alle altre soluzioni ordinarie (mezzi su gomma, comunque irrinunciabili), spesso è a discapito delle postazioni qualificate con medico che dovrebbero essere presenti sui mezzi di terra.

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