Trieste: ancora troppi ritardi nei soccorsi

Sulla pagina Facebook Osservatorio NUE 112 a fine marzo era rimbalzata a livello nazionale la notizia dell’ennesimo ritardo di soccorso accaduto a Trieste: “Colpito da infarto cardiaco a meno di 3 km dall’ospedale vi arriva 40 minuti dopo.”
 
Quella volta andò tutto sommato bene dato che non c’è stato esito letale. Forse il ritardo ha provocato una maggior estensione della necrosi cardiaca, quindi in pratica un pezzo di cuore in meno che sarebbe stato salvabile con maggior tempestività di soccorso. Ma siamo nel campo delle ipotesi. Comunque subire per almeno 15 minuti in più un dolore lancinante, descritto come insopportabile, non è accettabile quando la causa non è la sorte, il caso, ma l’esito di un modello organizzativo inadeguato. Come non è accettabile il rischio di non avere accanto un’ équipe di soccorso nelle prime fasi dell’infarto, quando massimo è il rischio di aritmie che diventano fatali se non trattate con immediatezza.
 
Due mesi prima toccò peggior sorte a uno sportivo di 58 anni che ebbe un arresto cardiaco mentre si allenava in palestra, sembra che anche allora l’autoambulanza si trovasse a un paio di chilometri dalla palestra, ma che nonostante la vicinanza ci avesse messo circa 10 minuti per arrivare. Troppo tardi.
 
Il quotidiano locale aveva scritto che l’autoambulanza era intervenuta in 3 minuti e che non c’era stato nulla da fare. Vero, ma solo in parte, poiché l’autista del 118 arrivò in tempo di record. Prima quanto ritardo c’è stato?
 
Il fatto era sembrato meritevole di attenzione e approfondimento, per cui la nostra Associazione trasmise una segnalazione al REGURP (Ufficio rapporti sul pubblico regionale) che venne inoltrata agli Assessorati competenti. Ma nonostante la presenza di un sollecito, non ci fu risposta.
 
Ecco la nostra segnalazione, che è anche narrazione dei fatti.

Da: walter.zalukar@libero.it [mailto:walter.zalukar@libero.it] 

Inviato: giovedì 7 febbraio 2019 16:18

A: Relazioni Pubbliche Trieste (URP) ; Segreteria U.R.P. – ASUITS

Oggetto: segnalazione
 
E’ pervenuta alla nostra Associazione la segnalazione di un fatto avvenuto il 2 febbraio a Trieste che sembra meritare la massima attenzione:
 
Il mattino del 2 febbraio, alle ore 11.30, presso la palestra “ASD Combat Sambo Trieste”, sita in via Revoltella 110/1, un signore di 58 anni  intento ad allenarsi ha avuto un arresto cardiorespiratorio alla presenza di altri sportivi. Mentre uno ha immediatamente chiamato il 112 gli altri hanno iniziato le manovre di base della rianimazione cardiopolmonare. La telefonata al 112 sarebbe durata oltre 5 minuti e l’équipe del 118 è arrivata sul posto circa 10 minuti dopo. I sanitari hanno eseguito le manovre rianimatorie del caso e quindi hanno trasportato il paziente a Cattinara, dove purtroppo si è constatato il decesso.
 
Risulta che l’automedica fosse libera e operativa presso la postazione dell’Ospedale Maggiore, distante 2 chilometri dal target, raggiungibile quindi da un mezzo di soccorso in circa 2, massimo 3 minuti (le mappe Michelin danno un tempo di percorrenza di 4 minuti per autoveicoli senza dispositivi di allarme in funzione).
 
Di conseguenza si pone il quesito dei motivi che hanno ritardato di circa il doppio i tempi di soccorso e che quindi hanno di fatto ridotto del 50% le probabilità di sopravvivenza della persona colpita da arresto cardiaco, in quanto, come noto, in caso di arresto cardiaco per ogni minuto che passa le probabilità diminuiscono del 10% fino ad arrivare a zero dopo 10 minuti, anche se in questo caso l’aver intrapreso le manovre di base della rianimazione ampliavano le possibilità di sopravvivenza.
 
E’ indubbio che 10 minuti per soccorrere una persona con arresto cardiaco in un’area centrale di Trieste dovrebbe un fatto eccezionale, per cui prima di rendere pubblico l’evento di cui sopra, riconoscendone l’eccezionalità e non avendo l’intenzione di creare controproducenti allarmismi, attenderemo (tempi ragionevoli) le eventuali precisazioni che i responsabili del 112 vorranno fare in merito.
 
Si rimane quindi in attesa di cortese riscontro.
 
Cordiali saluti
Walter Zalukar
Presidente
Associazione Costituzione 32
www.costituzione32.it

Questo il riscontro e di seguito il nostro sollecito rimasto senza risposta.

———- Messaggio originale ———- 

Da: “Relazioni Pubbliche Trieste (URP)”  

A: Toffanin Fabio

Cc: “walter.zalukar@libero.it” , “Segreteria U.R.P. – ASUITS”  
Data: 7 febbraio 2019 alle 16.24 Oggetto: I: segnalazione
 
Si trasmette,  per l’eventuale seguito di competenza, la segnalazione dell’Associazione Costituzione 32.
Ringraziando per la collaborazione e rimanendo in attesa del riscontro per conoscenza, si coglie l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
Marco Dagri
 
Marco Dagri
Coordinatore Uffici Relazioni Pubbliche
Ufficio Stampa
Presidenza Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Piazza Unità d’Italia, 1 – Entrata Via dell’Orologio, 1
34121 TRIESTE
Tel.: 040-3773520 – 040-3773634
Fax: 040-3773614
e-mail : marco.dagri@regione.fvg.it

Da: walter.zalukar@libero.it 

A: “Relazioni Pubbliche Trieste (URP)”  

Cc: “Segreteria U.R.P. – ASUITS”  

Data: 2 marzo 2019 alle 8.11 

Oggetto: Re: I: segnalazione 

 
Spiace rilevare che a tuttora, dopo oltre 3 settimane dalla segnalazione, nessuna precisazione è pervenuta, nonostante l’indubbia gravità del fatto in oggetto.
Saluti
Walter Zalukar

Categories:

Tagged:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *