Avevamo di recente scritto che dopo i pesanti rilievi della Corte dei Conti circa le inefficienze della sanità regionale faceva un certo effetto trovare in rete che l’Azienda Sanitaria Triestina aveva stanziato 10 mila euro per il catering del convegno di psichiatria che si è tenuto a giugno nel comprensorio di San Giovanni, affidandone l’incarico alla Cooperativa Basaglia.
Ma c’è stata ulteriore sorpresa quando oggi abbiamo trovato in rete che per lo stesso Convegno l’Azienda sanitaria di Trieste ha offerto anche un buffet, stanziando ulteriori 900 euro e incaricando la Cooperativa La Collina a servire il buffet in parola.
Forse giova ricordare che l’Azienda Sanitaria di Trieste ha un buco di almeno 10 milioni di euro e che per questo cerca di risparmiare sul personale, sui dispositivi medici, in definitiva su tutto quello che riguarda l’assistenza ai malati.
Sarà certamente del tutto lecito offrire cibo e bevande ai partecipanti ad un convegno, ma è eticamente accettabile che un’Azienda sanitaria spenda per questo oltre 10.000 euro mentre risparmia su tutto il resto?
Vale ricordare sommessamente che sono soldi pubblici, cioè soldi di tutti noi, che dovrebbero servire a garantire l’assistenza ai malati prima che a sfamare e dissetare i congressisti.
Walter Zalukar
Presidente Associazione Costituzione 32
One response
Ritengo che sia doveroso, oltre che corretto, che l’ Azienda sanitaria e le cooperative basagliane presentino un bilancio con le specifiche causali di spesa.
E che la Corte dei conti chieda spiegazioni sul come vengono sperperati denari pubblici.
Oppure, come avviene con l’ Ics , non esiste l’obbligo per alcuni enti di rendicontare sul come vengono impiegati i nostri soldi ?