Dati farlocchi online sui tempi di attesa in Pronto Soccorso

 Negli ultimi giorni si è osservato un incremento dei tempi di attesa al Pronto Soccorso di Cattinara, anche perché il numero di medici in turno risulta ridotto in confronto agli scorsi anni.
 
In questo contesto risalta la differenza tra gli effettivi tempi di attesa che i malati in triage devono sopportare e i tempi teorici indicati online nell’apposito portale regionale. Per i codici verdi e bianchi tali incongruenze temporali risultano di diverse ore, spesso le attese effettive si protraggono per 6-8 ore o più, mentre l’indicatore regionale riporta attese di 2-3 ore.
 
In pratica: se alle ore 16.00 del 26 dicembre un cittadino si collega al portale online del servizio sanitario regionale “Situazione nei Pronto Soccorso” vede che a Cattinara non ci sono pazienti in codice giallo in attesa, ma il tempo medio di attesa per i gialli risulta 22 minuti, ci sono venti codici verdi in attesa e l’attesa media indicata è di 2 ore e 27 minuti, mentre c’è un solo paziente con codice bianco in attesa il cui tempo medio è di 1 ora e 39. Per cui paradossalmente l’attesa dei casi non urgenti (codici bianchi) è sensibilmente più breve che non per le urgenze differibili (codici verdi).
 
Nella realtà i pazienti con codice bianco o verde che si recheranno poco dopo le 16 a Cattinara avranno attese ben più lunghe, non meno di 4-6 ore, mentre se uno arriverà in giallo verosimilmente verrà visto entro 5-10 minuti e non nei 22 minuti indicati nel portale.
 
Ma allora quale affidabilità sugli effettivi tempi di attesa fornisce questo portale?
 
Pare nessuna, in quanto l’algoritmo, secondo quanto dichiarato da INSIEL, funziona come segue:
 

  • i tempi medi sono calcolati nell’ambito di ciascun colore, senza considerare le possibili interazioni di priorità;
  • si calcola il tempo medio di attesa di un paziente dal momento in cui viene valutato (triage) fino al momento in cui un medico lo prende in carico (PIC – presa in carico clinica);
  • il bacino di utenza valutato è dato da tutti i pazienti in carico al pronto soccorso (somma dei pazienti in attesa e di quelli già in trattamento – vengono esclusi i dimessi).

In tal modo si spiega il paradosso del modello matematico impiegato dalla Regione, che fa sì che in talune condizioni meno pazienti arrivano più lungo risulta sul portale il tempo di attesa. Viceversa più pazienti arrivano, soprattutto se in uno spazio temporale concentrato, meno lungo risulterà il tempo di attesa, ma ciò non ha nulla a che vedere con gli effettivi reali tempi di attesa dei pazienti presenti in triage.
 
Un esempio pratico: mi presento al triage alle ore 8.00 del mattino, sono solo e vengo messo in attesa con codice verde, se rimango l’unico paziente in attesa alle ore 9.00 risulterà nel portale un’attesa media di un’ ora, ma se alcuni minuti prima delle 9.00 arriva un altro paziente, l’attesa risulta di mezz’ora, e se subito dopo arrivano altri 2 pazienti l’attesa teorica si riduce a 15 minuti. Ma solo in teoria appunto, nella realtà ovviamente i tempi non possono che aumentare.
 
Se un cittadino dell’Alto Friuli accede al portale alle ore 17.50 del 26 dicembre legge che al Pronto Soccorso di Tolmezzo il tempo di attesa per i codici verdi è di 33 minuti, pur non avendo pazienti “verdi” in triage, e di solo 8 secondi per i codici bianchi, pur avendone due in attesa. Alla stessa ora al Pronto Soccorso di San Daniele risultano 26 minuti di attesa per i gialli e 36 minuti per i verdi, ma non ci sono né pazienti “gialli” né “verdi” in attesa in triage.
 
Quindi risulta un sistema del tutto inadeguato per dare informazioni utili ai cittadini sugli effettivi tempi di attesa in pronto soccorso, anzi in molti casi ne può derivare addirittura una disinformazione.
 
Poco meno di due anni fa, il 13 febbraio 2015, la presidente Serracchiani presentava i nuovi servizi on-line, dichiarando che questi “permettevano di verificare in tempo reale le attese in tutti i Pronto Soccorso della regione e le liste di attesa per tutte le prestazioni del Servizio Sanitario Regionale (SSR).” In tale occasione aveva aggiunto: “Un altro tassello di attuazione della Riforma della Sanità regionale, uno strumento fondamentale di informazione e di trasparenza a disposizione di tutti i cittadini”.
 
Forse non le avevano ben spiegato l’algoritmo.
 
Walter Zalukar
Presidente Associazione Costituzione 32
 

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