L’Associazione Costituzione 32 con un comunicato del 19 aprile u.s. rilevava come con l’entrata in funzione del Numero Unico dell’Emergenza 112 a Palmanova i tempi necessari per attivare un soccorso sanitario fossero raddoppiati rispetto a prima. Venivano identificate come cause : 1) l’adozione di un modello organizzativo che raddoppia i passaggi telefonici, da un operatore a due, con inevitabile dilatazione dei tempi, ma anche con maggior rischio di errore; 2) l’inadeguata formazione ed esperienza degli operatori applicati alla Centrale 112, in buona parte attinti dall’ufficio del collocamento, con l’unico requisito di un’esperienza trimestrale o nel volontariato di protezione civile o nei call center.
Il giorno dopo l’Assessore alla Salute Telesca replicava sul sito ufficiale della Regione FVG affermando che “Zalukar ha dato l’ennesima dimostrazione di essere un conservatore dello status quo e di essere contrario alle innovazioni”, aggiungendo che “Zalukar ormai ha evidentemente deciso di dare una connotazione politica, negativa a prescindere, delle sue posizioni”.
Negli ultimi giorni si sono susseguite numerose segnalazioni di cittadini che avendo richiesto aiuto al 112 lamentavano attese durate diversi minuti, addirittura 5 -10, prima che partisse il soccorso: quindi un quadro ancora e assai più grave di quello prospettato inizialmente da Costituzione 32.
Anche questi cittadini, tenuti 5 -10 minuti al telefono, quando prima bastavano spesso 40-60 secondi perché l’autoambulanza partisse, sono tutti conservatori e politicamente connotati?
Per questa ”innovazione” che ha allungato a dismisura i tempi di risposta alle chiamate di soccorso si sono spesi, come dichiarato dalla stessa presidente Serracchiani, oltre 5 milioni di euro di risorse pubbliche, quindi soldi nostri, e tutto questo per farci stare meno, ma molto meno sicuri di prima.
E per aver criticato questo modello organizzativo sarei contrario al 112? Ma suvvia! Il 112 è un’opportunità, oltre che un obbligo derivante dalla UE, ma la UE non ha imposto questo tipo di organizzazione, e tantomeno se più inefficiente ed inefficace rispetto a prima.
Concretamente. Oggi in Friuli Venezia Giulia chi si accorge che un ladro sta forzando la porta di casa di notte compone il 112, spiega – appunto – che c’è un ladro in casa, che chiama dal dato Comune e dal dato indirizzo, nel caso conferma il numero di telefono e poi resta in attesa di parlare con la polizia o i carabinieri, ai quali deve ripetere che c’è un ladro in casa e rispondere alle ulteriori eventuali domande. La prima chiamata, per l’utente, si traduce in sostanza in un doppione. E, sostanzialmente, in una concretissima perdita di tempo.
Idem in caso di incendio, arresto cardiaco, gravi ferite, aggressione, ecc., tutte situazioni dove anche pochi minuti di ritardo possono rappresentare la differenza tra la vita e la morte, tra l’integrità e l’invalidità di chi sopravvive.
Questo modello rappresenterebbe innovazione, buona politica, oculato impiego dei soldi pubblici?
Non credo.
Walter Zalukar
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Sanità, Novelli (Fi): «Il Nue 112 funziona tra un black-out e l’altro»
««Numerosi i guasti ai sistemi di comunicazione tra il Nue 112 e il 118, con inevitabili ritardi.Gli operatori sono stati costretti a lavorare con carta e penna
Redazione. 26 aprile 2017. H. 10. 08
La notizia sul nuovo numero unico dell’ emergenza regionale è che funziona tra un black out e l’ altro». Così dichiara senza mezze misure i consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, e aggiunge «Alla faccia della propaganda di regime che bolla come inutili allarmismi i rilievi sempre più frequenti che vengono indirizzati da tecnici e politici sull’efficienza di un sistema vitale per la sicurezza dei cittadini».
«Numerosi i guasti ai sistemi di comunicazione tra il Nue 112 e la centrale unica del 118 – riferisce Novelli – tra cui quello del 24 aprile, alle ore 19 circa, in cui tutti i collegamenti tra Nue 112 e centrale unica del 118 si sono interrotti. A quel punto gli operatori del 118 non potevano più ricevere le richieste di soccorso sanitario inviate dal 112».
Nella fase iniziale del black out, riporta il consigliere, ci sarebbe stato un passaggio a mano delle richieste di intervento, e questo ha portato a dei ritardi. «Con la solita toppa – spiega Novelli – i tecnici hanno provveduto ad assicurare il collegamento a voce tra 112 e 118 con gli operatori, costretti a lavorare con carta e penna. Le anomalie del sistema sono troppo frequenti per quello che dovrebbe essere il “sistema perfetto” in quanto risponde alle richieste delle emergenze dei cittadini della nostra regione».
«Non esistendo una procedura d’emergenza – rivela l’esponente azzurro – nel corso del Black out gli operatori si sono arrangiati e la fretta ha fatto “fare alla gatta i gattini ciechi” e la domanda che sempre più persone si pongono è: perché non si è voluto procedere con più calma nel percorso di attivazione del Nue e della centrale unica del 118? Si sarebbe dovuto seguire esempi virtuosi come quelli della Provincia di Trento che attiverà il nuovo sistema dell’ emergenza solo dopo averlo testato a fondo – conclude – proprio per evitare le situazioni incresciose e potenzialmente pericolose che stanno avvenendo in Fvg».
http://www.triesteprima.it/politica/sanita-novelli-fi.html
Senza parole. Leggere per credere “Guasto elettrico al numero unico di emergenza 112, risponde Brescia”, di Paola Treppo.
(http://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/numero_unico_emergenza_112_friuli_guasto_elettrico_risponde_centrale_brescia-2413857.html). Si sa, comunque, dall’articolo che il call center di Brescia si è fatto carico delle telefonate. Si parla di guasto elettrico imprevisto. Di bene in meglio.
Ascoltare il brevissimo video in: https://www.facebook.com/rtateleantenna/videos/1304343829653609/ per capire quanto sia inefficiente il 112 anche per chiamate ai Carabinieri.
Senza parole.
10/05/2017 – NUE, RITARDO FATALE. POLEMICHE SUL SERVIZIO
https://www.youtube.com/watch?v=egD_engk6YU