Segnalazione: oltre quattro ore di attesa per l’ambulanza


La segnalazione pubblicata da “Il Piccolo” il 28 gennaio “Oltre quattro ore di attesa per l’ambulanza” merita delle riflessioni, in quanto non sembra accettabile un sistema che costringe una signora gravemente disabile, per poter usufruire di una prestazione sanitaria della durata di 2 ore, a sopportare attese protrattesi complessivamente per 9 ore e 55 minuti.
 
Si comincia con l’attendere 2 ore l’arrivo dell’autoambulanza. Quindi 3 ore e 40 minuti in barella in triage prima di essere vista dal medico. Tempo fa in Pronto Soccorso vigeva la regola che le persone disabili avessero priorità in triage, poiché l’attesa in barella per la persona disabile è ancora più penosa in quanto alla sofferenza della malattia si unisce il disagio della disabilità. Infine 4 ore e 15 minuti di attesa per l’autoambulanza che doveva riportarla a casa. E con comunicazioni inesatte ai familiari circa i tempi di trasporto, ulteriore segno di disorganizzazione.
 
Il responsabile del 118 di Palmanova ha dichiarato che solo le autoambulanze che portano in ospedale dipendono da lui, quelle che portano a casa fanno capo ad altri. Una volta c’era un unico pool di autoambulanze, suddivise per tipologia d’impiego, che consentiva una maggiore elasticità operativa e limitava quindi i disservizi come questo. Un tempo le dimissioni dal Pronto soccorso avevano precedenza su tutti gli altri trasporti non urgenti vista l’ esigenza sia di liberare il Pronto Soccorso, anche allora sempre affollato, sia di limitare il disagio dei pazienti che attendevano in barella e non a letto. Procedure dettate dal buon senso che oggi sono desuete, come il buon senso.
 
Desta meraviglia che, secondo il responsabile del 118, l’attesa potrebbe derivare dal fatto che “non tutte le ambulanze utilizzate a questo scopo sono dotate di dispositivi utili a gestire un paziente con disabilità”. Quindi a Trieste una parte delle autoambulanze, che sono per definizione autoveicoli speciali adibiti al trasporto degli infermi, non sarebbe in grado di trasportare disabili infermi.
 
Una proposta: porre rimedio all’attuale frazionamento operativo delle autoambulanze e regolamentare le dimissioni dall’ospedale con scale di priorità. Questo significa evolvere dall’attuale modus operandi per competenze, tipico degli apparati burocratici, a quello più moderno “per processi”, proprio dei sistemi di qualità. Costerebbe meno e funzionerebbe meglio.
 
Walter Zalukar
Presidente Associazione Costituzione 32
 

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  1. E continua la lunga serie dei disservizi, che vengono pagati dai cittadini. Paluzza dista 18 chilometri da Tolmezzo, e la strada non è certo un’autostrada, ed il tempo di percorrenza può essere intorno ai 17- 20 minuti. Pertanto vi invito a leggere su: https://www.studionord.news/investita-due-passi-dallospedale-tolmezzo-deve-lambulanza-paluzza/
    Investita a due passi dall’Ospedale di Tolmezzo, deve aspettare l’Ambulanza da Paluzza, pubblicato ieri, 10 febbraio 2018.
    https://www.studionord.news/investita-due-passi-dallospedale-tolmezzo-deve-lambulanza-paluzza/
    10 febbraio 2018

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