Segnalazione all’ASUITS: burocrazia e ottusità nella gestione della prevenzione dei tumori

Avendo effettuato il test FOBT per la prevenzione del tumore al colon-retto ed essendo risultato il test positivo sono stata contattata dai vostri uffici perché era necessario fare un ulteriore esame mediante colonscopia eseguita in ospedale con una sedazione leggera, al fine di giungere ad una diagnosi precisa.
 
Io ho fatto presente che preferivo fare l’esame con sedazione totale e l’impiegata mi ha risposto che questo non era previsto aggiungendo sgarbatamente: “e cossa la vol dormir tutto el giorno?”.Fine della telefonata.
 
Successivamente ho ricevuta una raccomandata RR con la quale sono stata esclusa dal programma regionale di screening ritenendovi altresì sollevati da ogni responsabilità nei miei confronti solo ed esclusivamente perché ho scelto di effettuare l’esame non in ambito ospedaliero, a mie spese, con la sedazione richiesta, motivando la vostra decisione di non poter considerare gli esami fatti in altra sede perché potrebbero non corrispondere agli standard di qualità imposti dal programma.
 
Ma dove viviamo? Se la Regione Friuli Venezia Giulia riconosce ed accredita le cliniche che operano nel suo ambito perché non allinea con lo stesso standard la qualità degli esami effettuati nelle loro sedi a quelli in sede ospedaliera? E perché riconosce le cliniche se non condivide i loro criteri di operatività?
 
Se dipendesse solo da un motivo economico ditelo: in base al reddito chi rientra in certi parametri può pagare totalmente, parzialmente, od essere esonerato. (sedazione totale per il tempo necessario all’esame 78,00 Euro),
 
La Costituzione, non la Giunta Regionale o l’Assessore alla Salute, garantisce il diritto dei cittadini alla tutela della salute e al miglioramento della qualità della vita contro tutti gli elementi che possano ostacolarne il reale esercizio e ne consegue l’obbligo di predisporre le prestazioni positive per realizzarne il godimento effettivo e globale!
 
Rifiuto la vostra posizione come inaccettabile e anticostituzionale, lesiva del diritto alla dignità personale dell’individuo, intesa come integrità fisica e psichica e nella sua libertà di scelta.
 
Ho fatto l’esame dove e come volevo e non ho nessuna patologia in atto.
 
Meditate, pro futuro! Ci sono sempre delle possibilità di miglioramento nei rapporti sanità/pazienti.
 
Distinti saluti.
 
( lettera firmata )
 

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  1. Vorrei sapere chi ha firmato la lettera che esclude la signora dallo screening, e chi sia quel “voi”. Perchè mi pare una situazione inammissibile. Non si capisce poi quali siano gli “standard di qualità imposti dal programma”. Sarebbe interessante conoscerli, (dato che, per inficiare l’esame colonscopico parzialmente, bastano feci che non si sono scollate dalle pareti dell’ intestino nonostante la preparazione, come nel caso di G.C.), altrimenti restano solo vuote parole della politica per obbligare alle prestazioni ospedaliere con ricetta del medico di base, ledendo la libertà del cittadino. Infine, se non provato, quanto affermato è lesivo per i professionisti che operano in privato e per le strutture private. E’ importante fare chiarezza per tutti.

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