Manifesto dell’associazione Costituzione 32

Il sistema sanitario pubblico della regione Friuli Venezia Giulia, un tempo eccellente, sta attraversando un periodo di profonda crisi, verosimilmente in conseguenza delle scelte programmatorie regionali; scelte che sembrano determinate più dall’ideologia e dalla pulsione al cambiamento, piuttosto che dallo studio rigoroso dei problemi e dagli effettivi bisogni dei cittadini.

La volontà dichiarata dal governo regionale di procedere comunque con la Riforma sanitaria, nonostante le ormai chiarissime evidenze dei danni già consumati e di quelli in fieri, apre scenari ancora più cupi sul futuro della cura e assistenza ai cittadini, in particolar modo ai soggetti più fragili, ovvero alle persone  anziane o comunque disabili per patologie croniche e/o degenerative,  che già oggi soffrono di carenze assistenziali, che in un futuro molto  prossimo si temono ancor più pronunciate.

Chi ha vissuto un’intera vita professionale al servizio della sanità pubblica, non potendo eludere quanto sta succedendo, ha sentito il dovere di continuare a contribuire, seppure in un’altra veste, alla salvaguardia della salute, soprattutto se, come nelle attuali circostanze, pesantemente minacciata.

In che modo? Trasferendo le esperienze e competenze maturate nella professione in un impegno associativo finalizzato a promuovere la tutela della salute, da cui la creazione dell’Associazione “COSTITUZIONE 32”, registrata a Trieste il 26 gennaio 2017 con atto n.353.

Perché questo nome? Perché per la prima volta nella storia di questa regione sembra messo a rischio uno dei diritti fondamentali del cittadino, ovvero la tutela della salute, diritto inalienabile sancito dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana.

La tutela della salute non si promuove mediante  astratti annunci e slogan avulsi dalla realtà, ma con azioni e opere concrete, che non possono che  basarsi sullo studio puntuale delle esigenze reali delle popolazioni residenti nelle varie aree della regione, ciascuna delle quali presenta peculiarità originali, che non possono essere sbrigativamente trascurate da una spinta ideologica volta ad appiattire tutto e tutti ad uno stesso livello, a prescindere  dalle differenze da cui  emergono concretamente gli effettivi bisogni dei cittadini.

COSTITUZIONE 32 si propone innanzitutto come Osservatorio permanente dello stato della sanità pubblica nell’intero territorio regionale, al fine di  evidenziare i  punti di criticità e proporre idonee soluzioni, offrendo completa disponibilità alle forze politiche,  ai comitati di rappresentanza dei cittadini, alle organizzazioni sindacali,  insomma a tutti coloro che si ispirano ai valori dell’art 32 della Costituzione Italiana, fortunatamente rimasta integra grazie all’intelligenza degli italiani.

In quest’ambito assume un ruolo determinante la collaborazione dei cittadini e degli stessi operatori sanitari, in quanto si trovano entrambi a subire, seppure in forme diverse, i danni derivanti dalle carenze e/o dalle disorganizzazioni del sistema sanitario pubblico.

L’Associazione mette a disposizione la pagina di facebook “Costituzione 32” per confrontare esperienze ed idee, nonché l’indirizzo e mail  info@costituzione32.it per dare voce a chiunque si ritenga vittima dei deficit dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria.

Ogni segnalazione verrà vagliata dal punto di vista tecnico, quindi sarà cura di COSTITUZIONE32 la valutazione complessiva dell’episodio, indicando, se verificate cause imputabili a carenze e/o disservizi organizzativi, le eventuali possibili azioni di tutela, garantendo sempre assoluta riservatezza.
La collaborazione dei cittadini e degli operatori sanitari viene ad avere una duplice valenza: arricchisce con fatti oggettivamente riscontrabili l’Osservatorio permanente, aumentandone quindi la possibilità di incidere sulle politiche sanitarie, nel contempo offre una reale possibilità di tutela al singolo cittadino.

Il Consiglio Direttivo

Dott. Walter Zalukar,  già Direttore Pronto Soccorso Azienda Ospedaliero Universitaria di Trieste
Presidente

Dott. Bruno Gambardella,   già Direttore  1° Chirurgica Azienda Ospedaliero Universitaria di Trieste
Vicepresidente

Prof. Giuseppe Bellini,  già Direttore Medicina Clinica Azienda Ospedaliero Universitaria di Trieste
Segretario

 

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3 Responses

  1. Ringrazio per e plaudo a questa iniziativa. Per quanto riguarda osservazioni e perplessità sulla riforma del sistema sanitario regionale, invito chi lo desideri a leggere i miei primi due articoli pubblicati su http://www.casadelpopolo.org/: Laura Matelda Puppini, Osservazioni in merito alla riorganizzazione del servizio sanitario regionale, pubblicato il 20 luglio 2014, e Laura Matelda Puppini “Note sulla riforma della sanità” pubblicato l’11 agosto 2014, poi riportati anche sul mio sito- blog, http://www.nonsolocarnia.info, come altri, prima pubblicati sul blog pordenonese. Successivamente ho pubblicato tutta una serie di articoli miei ed importanti contributi altrui sulla sanità direttamente su http://www.nonsolocarnia.info. Spero possano contribuire al dibattito, come considerazioni dalla parte del cittadino.

  2. Mi complimento con chi vince la ritrosia e si espone pubblicamente a rappresentare il malcontento della cittadinanza denunciando il degrado in cui è precipitata la sanità regionale in questi ultimi anni per colpa di chi ci sta amministrando. Non è facile al giorno d’oggi andare contro il sistema protetto da una certa casta politicamente interessata che fa alto e basso calpestando i diritti della gente. Sosteniamo questi coraggiosi nelle iniziative che vorranno intraprendere.

  3. Invito a leggere e commentare il mio: Lettera aperta al D. G aas3, al responsabile radiologia ed al direttore medico dell’Ospedale di Tolmezzo sull’acquisto, con colletta, di una mammografia 3 D, su http://www.nonsolocarnia.info, in cui evidenzio alcune perplessità.
    E’ anacronistico, poi, riallacciandomi a quanto scirtto da Bruno Baldas, che in uno stato democratico palesare proprie perplessità sul governo della cosa pubblica venga definito “esporsi” come poteva essere sotto il fascismo, e vi sia un silenzio tombale su temi importantissimi, quale l’organizzazione della sanità e la tutela della salute, o persone che scrivono solo sotto copertura di nomi fittizi. La politica dovrebbe riflettere su questi segnali paurosi per la democrazia.

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