ASUITS e ACCREDITAMENTO ALL’ECCELLENZA


 
Quando abbiamo letto che l’ordine del giorno del Collegio di direzione dell’ASUITS (Azienda sanitaria Universitaria di Trieste), convocato per il 30 marzo u.s., prevedeva al secondo punto di discussione: “Accreditamento JCI”, abbiamo pensato che finalmente, a quasi un anno di distanza dall’unificazione delle aziende ospedaliera e territoriale, fosse giunto il momento di estendere anche alle strutture sanitarie del territorio (e al presidio ospedaliero del Maggiore) l’accreditamento all’eccellenza Joint Commission International, di cui si fregia l’ospedale di Cattinara.
 
Abbiamo seguito con attenzione in tutti questi anni le numerose manifestazioni che si sono susseguite circa le straordinarie performance delle strutture sanitarie territoriali di Trieste, annunciate come esempio e riferimento non solo nazionale, ma addirittura mondiale, tanto che un catalogo delle attività dell’ASUITS verrà a breve presentato a Londra nell’ambito dell’International Forum on Quality & Safety in Healthcare.
 
Quindi avevamo sperato che dopo le ripetute autoproclamazioni di eccellenza, finalmente vi fosse anche un riconoscimento oggettivo di tali eccellenze, per cui quale miglior occasione se non l’estensione alle strutture territoriali della certificazione di qualità rilasciata da un ente terzo non governativo, quindi con garanzia di equità e trasparenza.
 
Invece, durante il citato Collegio di direzione, ecco la doccia fredda: non solo nessun riferimento ad un eventuale accreditamento all’eccellenza delle strutture territoriali e del Maggiore, ma invece l’annuncio del Direttore generale di aver disdetto la verifica di JCI per la conferma dell’accreditamento dell’ospedale di Cattinara, prevista per il prossimo mese di maggio, e di aver chiesto un rinvio.
 
Fatto inusuale e assai preoccupante, giacché l’ospedale di Cattinara aveva ottenuto l’accreditamento JCI nel 2008 e l’ aveva mantenuto per tutti questi nove anni, superando puntualmente ogni verifica prevista per mantenere l’accreditamento.
 
Forse i vertici aziendali hanno ritenuto l’ospedale di Cattinara non più in grado di sostenere proficuamente l’esame, che effettivamente è assai severo e rigoroso, ma lo è doverosamente, in quanto sono valutati uno per uno tutti gli standard di qualità, e soprattutto di sicurezza, che l’ospedale deve assicurare a tutela del malato, che nell’ottica di JCI è effettivamente messo al centro delle attenzioni, in modo concreto, non solo a parole e slogan.
 
Come già accennato, risale al 2008 il primo accreditamento all’eccellenza dell’ospedale di Cattinara, certificato da Joint Commission International, che risulta essere l’ente di accreditamento in sanità più importante e con più esperienza al mondo, dedito da oltre 75 anni al miglioramento della qualità e della sicurezza dei servizi sanitari negli oltre 80 paesi ove opera.
 
Tanto che JCI è stata chiamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) a dare vita al primo Centro di Collaborazione con WHO dedicato alla sicurezza del paziente, riconoscendone la leadership mondiale in tale ambito.
 
La scelta di accreditarsi a JCI, molto ambiziosa e anche molto difficile, fu allora coronata dal successo grazie allo straordinario impegno di tutti gli operatori, medici, infermieri, tecnici, amministrativi, che lavorarono sodo per oltre due anni per prepararsi all’esame di accreditamento, trasformando un ospedale “normale”, quindi con tutti i difetti e i pericoli tipici delle nostre strutture ospedaliere, in un ospedale accreditato all’eccellenza, ovvero un’organizzazione sanitaria costantemente dedita a migliorare la sicurezza e la qualità dell’assistenza erogata, a garantire un ambiente sanitario sicuro e ad adoperarsi in modo costante per ridurre i rischi a carico dei pazienti e del personale.
 
Fu una svolta epocale, e così l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste fu la prima azienda mista in Italia a potersi fregiare di tale accreditamento internazionale; che obbligò anche gli altri ospedali a fare sforzi notevoli per accreditarsi, al fine di non rimanere indietro, e così pochi anni dopo anche Udine ottenne il prestigioso riconoscimento.
 
Il quadro che ne esce oggi non è edificante per l’ospedale triestino, in quanto la sola richiesta di rinvio induce il sospetto che al momento attuale uno o più degli standard di qualità e sicurezza potrebbero non essere garantiti in pieno, e che quindi la tutela del malato potrebbe avere meno garanzie.
 
E’ fuor di dubbio che i professionisti che lavorano in ospedale, e che finora hanno conseguito eccellenti performance, continueranno ad operare al meglio delle loro possibilità, ma non si sa fino a quando, dovendo operare in contesti organizzativi talvolta improbabili e in ristrettezza di risorse.
 
Si può discutere se tutto ciò sia conseguenza di un’intrinseca inadeguatezza della legge di riforma, quindi della politica, o dell’inadeguatezza di governo dei vertici tecnici regionali o aziendali; ma bisogna prendere atto di quanto accade, altrimenti sarà assai arduo porvi rimedio.
 
L’associazione Costituzione 32 richiama quindi l’attenzione di tutti, cittadini, politici, operatori, non già per creare polemiche fini a se stesse o dar luogo a strumentalizzazioni (di moda e spesso impropriamente invocate), ma per sollecitare una profonda riflessione, da cui trarre gli spunti per uscire da una situazione sempre più insostenibile.
 
L’ospedale di Cattinara insieme al Maggiore e a tutte le altre strutture territoriali di ASUITS devono poter essere certificati da un ente terzo indipendente, altrimenti il primo risultato dell’unificazione sarebbe l’estensione di un’anacronistica autoreferenzialità.
 
Il Consiglio Direttivo
Associazione COSTITUZIONE 32
 
Dr. Walter Zalukar
Dr. Bruno Gambardella
Prof. Giuseppe Bellini
 

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